C'è una parola che mi sovviene, pensando a Menozzi, alla sua pittura.
E' fedeltà.
Nel passare del tempo, nel mutare degli umori e delle sensazioni, nella
crescita emotiva, umana ed artistica che ha accompagnato Menozzi vi sono
elementi ricorrenti, eppure mai banali.
Fedeltà ai luoghi cari, espressi nelle marine così come nei paesaggi pavesi.

Fedeltà agli elementi atmosferici ed alla loro influenza sull'anima dei
paesaggi, delle cose e delle persone.
Fedeltà agli elementi figurativi, tesi a contenere in nuce il vissuto
artistico di Menozzi.
Fedeltà al colore che - ora protagonista, ora contraltare - vince contro lo
scorrere del tempo.

Come in un gioco ottico, dove due piani di alternano, si confondono, si
separano e si rifondono, così in Menozzi.
I colori, gli elementi stabili, sono il fulcro attorno al quale ruota uno
scenario che prende a poco a poco il sopravvento, a legittimare queste
presenze, a renderle per un istante spettatori, prima di permettere loro di
tornare protagonisti.

Coerenza, consapevolezza di sé, disciplina artistica, bisogno di certezze ?
Che sia disagio o affermazione, la presenza di Menozzi all'interno della
tela è, oggi come ieri, vivida e irrinunciabile.

Dott. Ilaria Ventura

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